Quanto è veloce il web
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Sono anni che sento le persone (esperti e non) parlare delle velocità di trasmissione dati nell’ambiente informatico.
GB/s, Gbps, MB/s e decide di simboli spesso incomprensibili a chi non è del settore che, oltre a non dare un’idea precisa dell’effettiva potenza trasmissiva di un dispositivo, tendono a “spaventare” i meno esperti che spesso chiedono aiuto ai vari amici/commessi nella speranza di racimolare qualche informazione in più su “Quanto è veloce la mia rete Wi-Fi ?”.
Purtroppo i produttori di dispositivi digitali sono sempre i primi a cercare di “ingannare” l’utente poco esperto grazie anche alle varie unità di misura informatiche che permettono ai vari uffici marketing di creare e proporre dispositivi con velocità “fino a 480 Mb/s”.
Altro grande problema delle velocità del Web (e non solo) è la questione dei colli di bottiglia che nascono quando lungo la catena di dispositivi ed interfacce si trova un dispositivo che per qualche ragione rallenta la corsa dei bit e impedisce di poter sfruttare appieno le tecnologiche di trasmissione dati.
Megabyte e Megabit
Chiunque abbia lavorato con chiavette USB o Hard Disk esterni (per lavoro o per passione) ha in qualche modo sentito parlare di Megabyte e Gigabyte (ora soppiantati dai Terabyte) ma in pochi sanno realmente distinguere le varie unità di grandezza informatiche.
Tutto parte dal Bit che è l’unita di misura standard nell’informatica (un po’ come il grammo nei pesi) ed è definita come la quantità minima di informazione che serve a discernere tra due possibili eventi equiprobabili (Wiki).
Un bit può assumere SOLO due valori che sono uno o zero (1,0) ed è un po’ come un interruttore che può assumere solo due stati: chiuso o aperto.
Ora dovrei spiegarvi la numerazione binaria e come vengono calcolati i numeri che utilizziamo quotidianamente nella programmazione a bit ma diventerebbe un articolo lento, noioso e pressoché inutile quindi salterò tutta la parte matematica per arrivare alla parte interessante.
Partiamo da un esempio: il numero “1234” in binario si scrive “10011010010” che sono esattamente 11 bit (un bit è una cifra quindi 1 x 11 = 11).
Dato che esprimere memorie molto grandi in bit sarebbe praticamente impossibile si è deciso che 8 bit corrispondono ad un byte.
Da byte a Megabyte il passo è semplice e di conseguenza anche tutte le altre unità di misura si basano sulla sequenza di 8 bit iniziale.
Quindi una memoria da 1 Megabyte corrisponde a 1024 Kilobyte che moltiplicati per 1024 daranno 1048576 Byte che di conseguenza saranno (1048576 * 8) = 8388608 bit.
Megabit al secondo
Fino ad adesso ho parlato di bit e byte intesi come unità di misura fisse ma nel web i dati passano lungo l’asse del tempo e di conseguenza verranno misurati in bit/s e byte/s (con conseguente ripercussione sui megabyte/s e gigabyte/s).
Quando leggete che un dispositivo trasmette a 100 bit/s vuol dire che nel tempo di un secondo passano esattamente 100 bit che di conseguenza corrispondono a (100/8) 12,5 byte.
Già da questa prima spiegazione capirete che per qualsiasi reparto di marketing (anche il più idiota) scrivere che il proprio modem viaggia a 100 bit/s è sicuramente più accattivante che scrivere la stessa misura in byte (12,5 byte/s).
ADSL a 7 Mega
Partiamo da una delle più famose, discusse e criticate velocità: Internet.
La classica connessione Internet di Telecom (quella chiamata Alice per intenderci) offre una velocità massima di 7 Mega in download e 384 Kbps in upload, dati che indicano i limiti massimi imposti dal marketing o da problemi hardware (doppini telefonici obsoleti etc …).
La prima considerazione da fare è che 7 Mega in download e 384 Kbps in upload non li avrete MAI.
*All measure refer to the time to download an iTunes HD Movie with a size of 5.50 GB (The Amazing Spider Man 2: The Power of Electro).
1 Gb/s FTTH Connection — 40 sec
100 Mb/s FTTC Connection — 410 sec
30 Mb/s Connection — 1365 sec
7 Mb/s ADSL Connection — 5820 sec
Scordatevi di poter sfruttare la massima banda che Telecom o qualsiasi altro provider vi promette e ringraziate se di quei 7 Mega riuscite a sfruttarne almeno 5/6.
Ma sorvolando le problematiche tecniche che affliggono i vari provider voglio cercare di spiegare cosa vuol dire navigare a 7 Mega al secondo.
Una connessione a 7 Mega (e qui si intendono Megabit/s) corrisponde a circa 0,875 Megabyte al secondo (arrotondiamo a 0,87 Megabyte) e questo vuol dire che in un secondo riusciamo a ricevere quasi un Megabyte di dati.
Se per esempio dovessimo scaricare il contenuto di una normale chiavetta da 256 MegaByte (roba antiquata) impiegheremmo circa 300 secondi che sono esattamente 5 minuti.
Se invece dovessimo caricare (quindi utilizzando la banda di upload) quei 256 MB di dati (quando per esempio stiamo caricando un video su Youtube) impiegheremo circa 5333 secondi (il calcolo è 256 MB /0,048 MB) che corrispondo a circa 88 minuti.
Fibra Ottica
In opposto alla classica ADSL 7 Mega la fibra ottica sta lentamente prendendo piede e offre, ovviamente, velocità degne di un paese normalmente sviluppato senza dover navigare col terrore di saturare la banda.
La normale offerta telecom per la Fibra include una velocità in download di 30 Mbit/s e 3Mbit/s in upload capite quindi che si inizia a parlare di velocità decenti.
Per dare un’idea di cosa voglia dire navigare a 30 Megabit/s potete calcolare quanto tempo è necessario scaricare i 256 MB di prima : 70 secondi circa (quasi 1/5 rispetto alla normale Alice 7 Mega).
Wi-Fi
Ovviamente le velocità espresse in Megabit valgono anche per le trasmissioni locali (quelle intese all’interno di un ufficio/casa) e tra queste le trasmissioni senza fili sono ovviamente le più comuni.
Nella tabella qui sotto trovate le tre principali tipologie di Wi-Fi più comuni e le rispettive velocità massime (difficilmente verranno mai raggiunte) espresse sia in Mbit/s sia in MBytes/s.
Quante volte avrete notato nelle confezioni di access point la scritta “velocità massima di 54Mb/s” oppure “tecnologia Wi-Fi n fino a 150 Mb/s”, ecco ora capirete il perché quelle cifre vi hanno sempre affascinato.
Se ci pensate bene il Wi-Fi a 54 MB è lentissimo: raggiunge appena 7 Megabyte al secondo: una velocità da terzo mondo.
Considerate che una velocità di 7 Megabyte al secondo è qualcosa di estremamente lento all’interno di una rete Wi-Fi se dovete trasferire grandi quantità di dati.
Quindi con ‘l’ultimo’ Wi-Fi navigo più veloce ?
Domanda che mi avranno fatto decide di persone e la risposta è sempre NO.
Puoi avere anche il Wi-Fi a due Terabyte/s (non esiste oggi) e stare a dieci centimetri dall’access point ma se navighi con una Alice a 7 Mega navigherai SEMPRE a 7 Mega.
Le prestazioni delle reti Wi-Fi o in rame (quindi l’ethernet per intenderci) sono valide SOLO all’interno della propria rete e non verso internet : non andate dal povero commesso del Mediaworld a chiedergli come fare per andare più veloce in Internet con un nuovo access point … piuttosto passate dalla Telecom.
Quindi capirete che avere una rete Wi-Fi di ultima generazione per navigare sul web più velocemente è assolutamente inutile.
Nell’ipotesi di utilizzare il Wi-Fi solo per navigare online basterebbe un network con la stessa velocità della connessione internet (se quindi abbiamo una Alice ADSL a 7 Mbit/s, un network Wi-Fi a 54 Mbit/s è già 7 volte più veloce del necessario).
La maggiore velocità di navigazione diventa invece fondamentale se dobbiamo trasferire file tra dispositivi interni allo stesso network come per esempio quando sincronizziamo l’iPhone o l’iPad via Wi-Fi o quando effettuiamo il backup con Time Machine.
M quindi perché continuano a scrivere la velocità in megabit/s ?
Solo e soltanto per marketing.
Nel 2014 i megabit al secondo sono una misura che andrebbe vietata e serve solo come “inganno” commerciale per cercare di enfatizzare le presentazioni di un prodotto.
Quello che non capisco (anche se lo capisco benissimo) è perché tutti i mezzi di memorizzazione informatici vengono espressi in Megabyte o Gigabyte o Terabyte mentre i mezzi di trasmissione dati sono esclusivamente espressi in Megabit/s.
Purtroppo questa mania di voler esprimere un dato più grande per far percepire una maggior potenza mette in difficoltà chi di tecnologia non ci lavora e leggendo un numerò più grande è convito di aver preso un prodotto migliore.